Occhio Bianco

Occhio Bianco Tutti sono ben a conoscenza delle manifestazioni di gas note con il nome di maccalube, ma non altrettanto note sono le manifestazioni naturali dell’ “OCCHIO BIANCO”.

Data:
20 Marzo 2009

Occhio Bianco

Occhio Bianco

Tutti sono ben a conoscenza delle manifestazioni di gas note con il nome di maccalube, ma non altrettanto note sono le manifestazioni naturali dell’ “OCCHIO BIANCO”.

“L ‘Occhiu Biancu “, così chiamato nel dialetto popolare, prende il nome dalla contrada in cui si trova, ed è immerso in un paesaggio collinare e brullo costituito interamente da terreni argillosi, impostato su una zona attualmente adibita al rimboschimento da parte della forestale.

L’area, di poche centinaia di metri quadrati, non risulta visibile dall’esterno del boschetto, motivo questo della poca conoscenza del luogo e giace su un piccolo piano ondulato dove si sviluppano i vulcanelli di fango e di cui se ne contano una mezza dozzina.

A tale fenomeno è stato attribuito il termine di “vulcanesimo sedimentario” che si esprime con la fuoriuscita di piccole colate di fango sotto la spinta del gas che proviene dal sottosuolo.

In queste argille si elevano dei conetti di piccole dimensioni, sopra ai quali si aprono delle piccole bocche da dove fuoriesce fango, acqua salata e gas, i più sviluppati sono solo tre i quali raggiungono un’altezza di pochi decimetri.

Esaminando la superficie del liquido alla sommità di questi coni, si vede un succedersi di bolle quasi in tempi regolari, causati dalla risalita del gas, mentre solo raramente si sente qualche piccolo rumore.

Ci sono alcune differenze tra l’occhio bianco e le maccalube, per esempio:

 

  1. in vicinanza dei coni di fango si osserva una vegetazione cespugliosa sparsa a chiazze cosa che invece è completamente assente nelle maccalube,
  2. le maccalube hanno un’estensione territoriale più ampia ed una attività molto intensa che si manifesta da millenni; sull’”occhio bianco” invece non si hanno notizie storiche e l’intensità del fenomeno risulta essere blanda. Stando alle notizie storiche, nel passato l’intensità delle maccalube era più forte ed è per questo motivo che c’è chi ipotizza che l’intensità sia diminuita dal momento in cui si è formato l’occhio bianco e i due fenomeni siano in relazione;
  3. Nelle maccalube periodicamente avvengono delle eruzioni di fango, ma nell’occhio bianco non vi è traccia di questa attività.
  4. Un altro aspetto fondamentale è che le maccalube si impostano sui terreni della Fm di Cozzo Terravecchia, mentre le manifestazioni di gas dell’occhio bianco si sono impostate su terreni pliocenici, pertanto il gas attraversa tutta una serie di terreni.

 

Ciò che si può ipotizzare pensando a questo tipo di fenomeno è che nei sedimenti delle unità sottostanti, si depositava durante l’inizio Miocene anche materiale organico e resti vegetali, che successivamente, trasformandosi hanno determinato accumuli di gas naturali costituiti in massima parte da metano.

Ultimo aggiornamento

20 Marzo 2009, 00:21

Commenti

Nessun commento

Lascia un commento