Risposta Signora Chiapparo
Alla Signora Chiapparo
La ringrazio per la problematica da Lei evidenziata in quanto mi dà l’opportunità di focalizzare – tra i tanti argomenti – il complesso rapporto Amministrazione - pubblica opinione e, soprattutto, la possibilità di rendere visibile un duro lavoro amministrativo, che a molti ancora rimane oscuro.
Data:
1 Dicembre 2011
Alla Signora Chiapparo
La ringrazio per la problematica da Lei evidenziata in quanto mi dà l’opportunità di focalizzare – tra i tanti argomenti – il complesso rapporto Amministrazione – pubblica opinione e, soprattutto, la possibilità di rendere visibile un duro lavoro amministrativo, che a molti ancora rimane oscuro.
Dico subito che apprezzo la passione civile nel segnalare un problema della nostra comunità, ma non ne condivido affatto ne’ l’argomentazione ne’ alcune gratuite affermazioni.
Intanto, ribadisco per l’ennesima volta che la nostra comunità e quindi non unicamente l’Amministrazione, ha un gravissimo problema di fondo che buona parte dei cittadini, credo, non voglia accettare: mi riferisco a quello che Lei correttamente definisce “drammatica situazione economica con le casse comunali in rosso tanto da non poter pagare gli stipendi ai dipendenti”! Ed io, come se non fosse già abbastanza, aggiungo anche i tanti creditori, la difficoltà ad acquistare il carburante per i mezzi che garantiscono la distribuzione idrica, la manutenzione, i servizi ai disabili, agli alunni pendolari, etc. (l’elenco purtroppo è lunghissimo).
Purtroppo fin dal luglio del 2007 – periodo di insediamento dell’attuale Amministrazione – si è dovuto fronteggiare una pesante situazione debitoria che nel tempo si è aggravata con il progressivo aumento dei tagli di trasferimenti finanziari dello Stato e della Regione a danno dei comuni.
So che Lei non lo vuole sentire, ma questo è il grave contesto economico finanziario all’interno del quale si estrinseca tra mille difficoltà la quotidiana azione amministrativa.
Le assicuro – come più volte pubblicamente affermato – che tutto ciò non è assolutamente ne’ un concetto astratto ne’ un alibi, ma purtroppo un’amara e difficile realtà, che ha orientato prioritariamente e orienta a tutt’oggi l’operato amministrativo, improntato alla mera sopravvivenza finanziaria del nostro comune.
Proprio per questo, da diverso tempo, per esempio, buona parte delle indennità degli amministratori vengono volontariamente utilizzate per tamponare le diverse emergenze quotidiane, che non trovano copertura finanziaria nel bilancio comunale.
Da oltre un anno, ancora, l’automobile di mia moglie viene utilizzata per garantire uno specifico servizio di trasporto a favore di soggetti diversamente abili.
Sottolineo questi semplici esempi per rendere chiara e tangibile l’estrema situazione di precarietà finanziaria del nostro Ente e non certamente per suscitare approvazione.
Spero di essere smentito, ma penso che nell’immediato futuro sarà ancora più difficile per tutte le amministrazioni garantire molti servizi, anche quelli primari.
Ritengo, quindi, che ogni legittima e corretta osservazione debba tenere in seria considerazione questo grave stato di fatto.
Per poter soddisfare i tanti bisogni – alcuni prioritari – della nostra comunità occorrerebbe avere in bilancio risorse finanziare provenienti da entrate locali, che in realtà non disponiamo (circa 800 mila euro).
Pertanto, quando si evidenziano i diversi problemi (villa comunale, bonifiche siti, servizi vari, manutenzione, gestione depuratore, mensa scolastica, trasporto pendolari etc.), le cui soluzioni richiederebbero notevoli risorse finanziarie da reperire con entrate locali, paradossalmente si suggerisce, in maniera del tutto ridicola, di sopperire al tutto con la somma annua di 3.500,00 euro, ovvero con il rimborso spese al lordo per l’addetto stampa.
Insomma, con questa cifra si dovrebbe far fronte all’ingente fabbisogno finanziario del nostro Ente! Provvederemo quanto prima ad attrezzarci anche per i miracoli e realizzare su questa cifra “La moltiplicazione dei pani e dei pesci”
È chiaro che l’argomentazione non regge.
Bisogna, infatti, ricordare che obblighi di legge impongono ai comuni l’assunzione in organico a tempo indeterminato di un addetto stampa. Ciò in virtù del fatto che nel processo democratico di formazione della libera opinione è fatto obbligo ai comuni di rendere trasparente informazione e resoconto ai cittadini attraverso strumenti quali l’ufficio pubbliche relazioni, l’addetto stampa, l’albo pretorio, etc.
Inoltre, va correttamente ricordato che l’ addetto stampa, la signora Iannuzzo, ha messo a servizio della nostra comunità, gratuitamente, la sua indubbia e riconosciuta professionalità nell’ ideazione, realizzazione e conduzione di diversi eventi culturali che hanno promosso un’immagine positiva della nostra Città. Per altro, l’indennità relativa all’anno 2010 non le è stata tutt’ora liquidata per i noti problemi di liquidità di cassa, mentre per l’anno 2011 la sua collaborazione è a titolo gratuito.
Di cosa stiamo parlando?
Non sarebbe opportuno invece, oltre che doveroso, rivolgerle un pubblico ringraziamento? E poi nell’era della comunicazione globale com’è possibile rinunciare al fondamentale servizio di corretta e trasparente informazione da parte dell’Amministrazione per contribuire alla libera e autonoma formazione dell’opinione pubblica?
Va anche sottolineato – cosa più volte pubblicamente affermato – che l’attuale Amministrazione si è avvalsa della collaborazione di figure ad alto contenuto professionale (esperti e non consulenti) che hanno integrato le professionalità presenti in organico su alcune materie specifiche, percependo delle indennità la cui misura è stata di gran lunga inferiore alle tabelle professionali previste. Ciò ha consentito di:
• elaborare un progetto e il relativo bando di aggiudicazione del servizio di gestione, adeguamento, e rinnovo a risparmio energetico dell’impianto di pubblica illuminazione;
• elaborare un progetto relativo alle superfici comunali per l’utilizzo di impianti che producono energia alternativa;
• elaborare un progetto per la riqualificazione di plessi scolastici e realizzazione di impianti fotovoltaici;
• elaborare cinque progetti esecutivi trasmessi al PIST nell’ambito dell’asse VI per il relativo finanziamento;
• ottenere un finanziamento (800 mila euro circa) per il completamento del centro sociale;
• ottenere un finanziamento (498 mila euro) per l’adeguamento dell’asilo nido;
• ottenere finanziamenti per eventi sociali e culturali compreso il gemellaggio con la città de La Louvière;
Come si evince chiaramente, le poche risorse spese per la collaborazione con gli esperti hanno costituito un investimento positivo considerato i finanziamenti già ottenuti e quelli in itinere.
In merito, invece, alle iniziative adottate dall’Amministrazione sulle precarie condizioni della villa comunale, ricordo che subito dopo l’insediamento si è provveduto alla messa in sicurezza della stessa con l’eliminazione di tutti gli alberi pericolanti, la recinzione della zona interessata, e dal momento che l’intera area necessitava di profondi e radicali interventi strutturali (quindi non di ordinaria manutenzione) è stato redatto un progetto esecutivo di riqualificazione complessiva di tutta l’area per l’inserimento nel PIST – piano integrato di sviluppo territoriale – utilizzando l’asse VI, con altissime possibilità di finanziamento, il cui iter è stato istruito positivamente dal relativo assessorato regionale. Mi permetto qui di ricordare che gli ultimi giochi destinati alla villa comunale sono stati acquistati dall’Amministrazione da me presieduta nella legislatura 1993/1997 e che il Rotary Club di Aragona nella persona della Professoressa Pina Rizzo ha manifestato la disponibilità a realizzare una iniziativa a favore della nostra comunità chiedendomi indicazioni e suggerimenti.
Ebbene non ho avuto esitazione ad indicare la necessità di dotare di nuovi giochi la villa comunale.
Credo che l’iniziativa sia in itinere.
Per quanto riguarda l’asilo nido l’Amministrazione comunale – come per altri edifici scolastici – ha ottenuto un finanziamento per la ristrutturazione. Il relativo iter di aggiudicazione dei lavori dei servizi per la prima infanzia in tutta la Sicilia è stato temporaneamente sospeso dall’Assessorato Regionale alla Famiglia. Si è in attesa, quindi, di ulteriori disposizioni. Inoltre sono state attivate nuove procedure di finanziamento statale che interessano sia l’asilo nido sia altre strutture scolastiche.
Ed ancora, mi preme puntualizzare che il servizio di mensa scolastica è già partito e certamente, anche in questo caso, Lei non può immaginare minimamente le enormi difficoltà economiche per poterne garantire l’avvio.
Infine, mi preme ricordare che archi, addobbi natalizi e relative manifestazioni – come la quasi totalità dei vari eventi culturali e musicali – sono stati sempre finanziati con contributi e sponsorizzazioni, senza mai intaccare il bilancio comunale.
Quanto finora esposto è stato ampiamente pubblicizzato dall’Amministrazione attraverso interviste televisive, articoli di stampa, manifesti e pubblici comizi. Pertanto, non sarebbe stato doveroso da parte Sua informarsi correttamente prima di elaborare le proprie osservazioni? Mi permetto, inoltre, di suggerirle, se non ritiene opportuno avviare una seria riflessione sia sull’impostazione da Lei data a questa tematica sia sulla terminologia adottata: prendere in giro i cittadini, apatia, insensibilità, impassibilità degli amministratori?
Ritengo che la sana indignazione sia una virtù, se costruita su una corretta informazione dei fatti e se coniugata ad azioni propositive finanziariamente ed amministrativamente percorribili.
Ribadendo la mia totale disponibilità sia per ulteriori chiarimenti sia per iniziative eventualmente adottabili, Le porgo distinti saluti.
Aragona, 27 novembre 2011. Alfonso Tedesco
Ultimo aggiornamento
1 Dicembre 2011, 17:12
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